Case medioevali del borgo - Morghengo (No)

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La storia del piccolo borgo di Morghengo ha sempre ruotato fin dalle sue origini fino all’Alto Medioevo attorno a quella del proprio castello; molte delle abitazioni erano infatti sorte entro le sue antiche mura perlopiù case civili con muri di mattoni e copertura in paglia;  altre, cassine e casoni,  erano pertinenti ad un prato od a un campo con annessi magazzini e depositi. Vi erano poi i sedimina, unità aggregative più complesse con cantine, solai, sale, camere.
Uno degli insediamenti più antichi del vecchio borgo di Morghengo è senz’altro costituito dall’agglomerato di abitazioni del vecchio cantone detto ‘della Malagaia’o del ‘Malcantone’ al confine di ponente della proprietà.
In origine l’antico complesso era composto anche da alcune altre case limitrofe a quelle oggetto del presente intervento; in particolare facevano parte di un unico assetto architettonico:

  • la proprietà confinante a levante, purtroppo oggi non più riconoscibile nelle sue originarie caratteristiche architettoniche e oggetto  di un incauto intervento di ristrutturazione;
  • la proprietà a meridione delle ‘antiche case’ ed altre limitrofe anch’esse oggetto perlopiù di sommari interventi manutentivi e di trasformazione che hanno, di fatto, cancellato alla vista le testimonianze della cultura architettonica e materiale di quel tempo.

Le antiche case, pertanto, rimangono l’unica testimonianza di questo genere rimasta in zona con alcune caratteristiche significative e di sicuro interesse.
Per quanto riguarda gli immobili interessati dagli interventi di recupero e consolidamento, questi sono purtroppo giunti ai nostri giorni in uno stato di completo abbandono e fatiscenza; ciò ha reso necessario una serie di interventi di messa in sicurezza degli stabili e la rimozione delle principali cause di pericolo.
Il progetto di recupero e conservazione si propone l’obiettivo di recuperare ad uso residenziale gli antichi fabbricati, proponendo una suddivisione in cinque unità distinte e parzialmente indipendenti:

  • la parte nord del complesso (1°lotto di intervento) composta da due edifici;
  • la parte sud del complesso (2°lotto di intervento) costituita da altri due edifici con caratteristiche tra loro assai differenti;
  • la zona delle scuderie situate nelle vicinanze del piccolo gruppo delle Antiche Case di Morghengo.

Gli edifici presentano tessiture murarie in ciottoli di fiume a spina di pesce e miste, aperture voltate in laterizio, colonnine alto medievali che sorreggono un antico arco murato, ecc. sia all’interno che all’esterno frutto di diversi rimaneggiamenti che nei secoli ne hanno mutato anche l’assetto morfologico.
Obiettivo dell’intervento di consolidamento statico, sviluppato nell’ambito del progetto di conservazione e recupero delle antiche case medioevali, è stato quello di restituire alle strutture esistenti, ove possibile, la loro funzionalità originaria e di adottare tecniche di intervento non invasive e non lesive per la struttura esistente.
Le prime opere, eseguite con applicazione della tecnologia Bossong e qui di seguito descritte,  hanno interessato la parte nord del complesso (Lotto 1) ed il fabbricato rustico delle scuderie.
Successivamente alla preventiva e temporanea messa in sicurezza degli elementi strutturali più compromessi e alla rimozione di tutte le parti pericolanti degli edifici a nord, si è proceduto al consolidamento statico delle strutture esistenti; gli interventi sulle strutture in elevazione, costituite perlopiù da muratura mista listata in mattoni e pietra, hanno mirato principalmente a legare le pareti che presentavano sconnessioni e dissesti tali da non garantire la sicurezza durante le fasi di intervento successive.
L’esigenza di creare delle cerchiature perimetrali interne alla muratura, sui lati dei fabbricati risultava difficilmente realizzabile a causa della presenza di ampie fessure e altri di elementi di discontinuità esistenti nella muratura quali aperture, brecce o buche pontaie, che avrebbero comportato la inevitabile dispersione del materiale iniettato.
Per ovviare a tali inconvenienti e, allo stesso tempo, garantire l’aderenza e la collaborazione dei rinforzi in acciaio con la muratura su tutta la lunghezza, senza piastre di ancoraggio alle estremità, è stato adottato il sistema Bossong costituito da barra in acciaio più calza in tessuto, capace di garantire un efficace controllo del materiale iniettato ed una omogenea distribuzione delle tensioni nella muratura con basse sollecitazioni.
Sono state previste ancoraggi di rinforzo estese a tutta la lunghezza delle pareti perimetrali aventi il duplice un duplice scopo:

  • legare le porzioni di muratura separate da lesioni e dissesti;
  • incrementare le caratteristiche di resistenza della muratura stessa.

L’intervento di recupero del fabbricato rustico delle scuderie previsto consiste nell’inserimento di ancoraggi con tecnologia Bossong nella parete nord della scuderia al fine di:

  • realizzare un presidio per il paramento murario originario, prima di procedere alla eliminazione dell’adiacente muro in blocchi di cls;
  • consolidare la parete stessa legando le parti sconnesse per la presenza di grosse lesioni;
  • contribuire, con la presenza di ancoraggi anche nella parte inferiore dell’edificio e considerando un possibile cedimento differenziale del terreno sottostante, a trasferire parte del carico alla porzione di muratura che sembra godere di maggiore stabilità.

DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO:
EDIFICIO A e B – 1°LOTTO

  • ancoraggi orizzontali iniettati con doppio bulbo di malta per ancoraggi di rinforzo estese a tutta la lunghezza delle pareti perimetrali e per la cucitura delle lesioni - lunghezza totale variabile da 4,60 a 9,80m - inseriti nello spessore della muratura, con manicotti di giunzione e con iniezioni effettuate dalla testa dell’ancoraggio;

ANCORAGGI > mod. GBOS 20-60 P costituiti da barra tipo GBOS 20/304 in acciaio inossidabile AISI 304  con filettatura continua su tutta la lunghezza, complete di calza per il controllo dell’iniezione della malta, appositi tubicini di iniezione, connessioni (manicotti di giunzione) in acciaio inossidabile AISI 316 (A4) e malta Presstec specifica per iniezioni con calza

  • perforazioni orizzontali realizzate con carotatrici con sonda diamantata con funzionamento a sola rotazione - lunghezza da 4,50 a 9,90m.

FABBRICATO RURALE – SCUDERIE

  • ancoraggi orizzontali iniettati con doppio bulbo di malta per ancoraggi di rinforzo e di presidio - lunghezza totale 8,00m - inseriti nello spessore della muratura, con manicotti di giunzione e con iniezioni effettuate dalla testa dell’ancoraggio;

ANCORAGGI > mod. GBOS 20-60 P costituiti da barra tipo GBOS 20/304 in acciaio inossidabile AISI 304  con filettatura continua su tutta la lunghezza, complete di calza per il controllo dell’iniezione della malta, appositi tubicini di iniezione e malta Presstec specifica per iniezioni con calza

  • ancoraggi orizzontali iniettati con doppio bulbo di malta per la cucitura delle lesioni - lunghezza totale variabile da 2,50 a 5,00m - inseriti nello spessore della muratura, con manicotti di giunzione e con iniezioni effettuate dalla testa dell’ancoraggio;

ANCORAGGI > mod. GBOS 16-40 P costituiti da barra tipo GBOS 16/304 in acciaio inossidabile AISI 304  con filettatura continua su tutta la lunghezza, complete di calza per il controllo dell’iniezione della malta, appositi tubicini di iniezione e malta Presstec specifica per iniezioni con calza

  • perforazioni orizzontali realizzate con carotatrici con sonda diamantata con funzionamento a sola rotazione - lunghezza da 2,50 a 8,00m.

Committente: CGA srl - Via Villa Mirabello, 6  Milano
Progettazione: STUDIO ARCHITETTURA DESIGN - Arch. Pier.L.BENATO
Perforazione e Posa: TECNIC Tecnologie srl - Monticello D’Alba (Cn)
Fornitura e consulenza tecnologia Bossong: Bossong spa - Grassobbio (Bg)